CARICAMENTO

Seguimi

Web3 e criptovalute
14 Luglio 2022|Marketing BasicMarketing Trend

Web3 e criptovalute

Web3 e criptovalute

Bentornati sul blog di Playmarketing!
Anche questo appuntamento è dedicato alle criptovalute e al bitcoin. Ragioneremo insieme su come le valute digitali potranno essere protagoniste nella prossima stagione di internet, il così detto Web3. Aiutati da un’interessante intervista pubblicata su euthinktank.com, approfondiamo la storia delle criptovalute e di come ha avuto origine questa rivoluzione digitale.

Web3 e criptovalute: il futuro di internet e delle valute digitali

Web3 e criptovalute sono gli argomenti di tendenza degli ultimi mesi, tanto che negli USA , durante il SuperBowl, sono state protagoniste di spot pubblicitari. Anche Elon Musk ne parla continuamente nei suoi tweet e lo Staples Center di Los Angeles, uno dei complessi polifunzionali più popolari del mondo per eventi sportivi e musicali, è stato ribattezzato Crypto.com Arena.

Basate su blockchain, le valute digitali sono sulla bocca di tutti ed è giunto il momento di chiedersi se davvero questo fenomeno rappresenta il futuro. La cosa di cui vi è contezza è che le criptovalute appaiono come l’aurora del Web3, la nuova fase di internet il cui ecosistema sarà basato su blockchain, portafogli crittografici, NFT e DAO (Decentralized autonomous organization, ovvero : “Organizzazione autonoma decentralizzata”).

L’articolo del quale facciamo riferimento riguarda un’intervista a Jeff John Roberts, giornalista esperto in tecnologia e autore del libro Kings of Crypto: One Startup’s Quest to Take Cryptocurrency out of Silicon Valley and onto Wall Street. Di questa intervista proponiamo alcuni passaggi che riguardano in particolare il mondo delle criptovalute.

D: Bitcoin e criptovalute. Qual è la differenza e in cosa consistono precisamente le criptovalute?

R: Con il termine “criptovaluta” si intende un software che esegue blockchain, cioè elementi in grado di registrare tutte le transazioni che si verificano. (“Cripto”, parola greca che significa coperto, nascosto. NdR). Ogni “oggetto” cripto è per definizione distribuibile, immutabile, non manomettibile. Perché è prodotto eseguendo lo stesso programma su più computer, verificandone l’accuratezza nel corso dello svolgimento. Grazie a ciò, sono state create moltissime criptovalute, migliaia. La maggior parte di esse non avrà futuro: priva di solide basi tecnologiche non potrà migliorare. Bitcoin è la più famosa perché è stata la prima blockchain. È migliore delle altre perché è la più sicura: non è mai stata hackerata. Inoltre fornisce una valuta da poter spendere.

D: Come sono nate le criptovalute?

R: Il tutto è iniziato nel 1980 a San Francisco da parte di un movimento chiamato Cypherpunks composto da programmatori della San Francisco Bay area appassionati di crittografia. La loro idea consisteva nel creare una nuova moneta slegata da banche centrali, governi o altri intermediari. Riguardo al bitcoin, nel 2008 è stato divulgato un nuovo concetto secondo il quale può esistere una moneta privata, decentralizzata e che non richiede l’intermediazione di autorità riconosciute per esistere. L’autore di questa teorizzazione firmò il documento con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

D: Ad oggi il sistema delle criptovalute ha raggiunto proporzioni enormi: sono in circolazione miliardi di dollari. C’è qualcuno che controlla in qualche modo questo fenomeno?

R: Bella domanda. Anche Bitcoin ha i suoi creatori, i suoi sviluppatori: è un software vero e proprio e, come tutti i software, ha bisogno di aggiornamenti costanti. Queste persone rendono Bitcoin migliore, tuttavia non ne sono i proprietari e non ne hanno il controllo. E’ importante che lo si sappia per combattere la disinformazione sulle criptovalute. Le persone tendono a dire che “è tutto decentralizzato, non ci sono leader, dietro non ci sono banche né autorità”. In realtà, non è vero. Alcune blockchain sono più centralizzate e hanno alcune persone che controllano il flusso di denaro. Bitcoin è il più decentralizzato, ma ha comunque chi ne custodisce i codici.

D: Criptovalute e Web3. Chi ha generato chi?

R: quello che è certo è che le criptovalute sono nate prima. Obiettivo del Web3 è poter spendere le criptovalute. In un futuro neppure troppo lontano si ipotizza che sarà possibile fare acquisti utilizzando bitcoin e stablecoin (entrambe sono valute ancorate al dollaro USA). PayPal e Apple stanno lavorando a tale scopo. Di conseguenza, penso che tra qualche anno le criptovalute funzioneranno come metodo di pagamento riconosciuto e accettato.

D: Quali sono le condizioni che possono accelerare l’avvento del Web3 e delle criptovalute nella nostra vita quotidiana?

R: Diciamo subito che è un problema di dialogo: l’interfaccia macchina-utente richiede grossi miglioramenti: oggi è assolutamente inadeguata. Per capirci, accedere oggi al Web3 è come salire sulla macchina del tempo e provare a navigare su internet senza l’aiuto di un browser.

Per saperne di più sul mondo delle criptovalute continua a seguire il blog di Playmarketing oppure contattaci per avere maggiori informazione o curiosità.

Nessun commento
Libra, la criptovaluta di Facebook
5 Luglio 2019|Marketing Trend

Libra, la criptovaluta di Facebook

Libra, la criptovaluta di Facebook

Oggi, grazie al supporto di un articolo pubblicato su theblockcrypto.com, parliamo di una delle notizie che ha più tenuto banco nel mondo tech: la creazione di Libra – la prima, ufficiale criptovaluta di Facebook.

Nessun commento
Come cambia la sharing Economy con Blockchain
5 Maggio 2017|Marketing Trend

Come cambia la sharing Economy con Blockchain

Come cambia la sharing Economy con Blockchain

Nel lontano e non sospetto 2009 ho già scritto un articolo sui Bitcoin. Non tanto dal punto di vista di economista (non lo sono), quanto da marketing designer, curioso dei modi di comunicare ed acquistare merci e servizi.

Nessun commento
5 / 540