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Podcast Format
17 Maggio 2023|Marketing BasicMarketing TrendWeb Marketing

Podcast Format

Podcast Format

Eccoci sul blog di pLAYmARKETING con un nuovo appuntamento dedicato ai Podcast.
Se nell’articolo precedente abbiamo visto cos’è e come e nato (lo trovi qui), nel testo di oggi vedremo come si crea partendo proprio dalla definizione del format.
A supporto un articolo di rossellapivanti.it

Il format di un Podcast

Con il boom di ascolti dei Podcast, tutti vogliono provare a crearne uno. Come si fa?
Innanzi tutto bisogna avere l’idea giusta e qualcosa da raccontare, in secondo luogo bisogna definire il format. Cosa si intende con format? Semplice, il modo in cui storie, parole e musiche vengono inserite all’interno del podcast.

4 fattori per la scelta del format di un podcast

Format e storia sono strettamente collegati: una stessa storia può essere raccontata in modi diversi a seconda del format che si sceglie. Ma come si definisce il format di un Podcast? Sono 4 i fattori principali da considerare:

1. Podcast verticale o orizzontale
Un podcast verticale non ha un ordine cronologico con cui ascoltare le diverse registrazioni. Ogni puntata è a sé, con una storia che inizia e finisce in quella stessa puntata. I podcast orizzontali, al contrario, sono quelli in cui un’unica storia viene suddivisa in più puntate da ascoltare in ordine cronologico.
2. Numero voci
Possiamo avere podcast mono voce, dove la voce narrante è una sola. Podcast multi-voce, ad esempio le interviste, e podcast corali in cui possiamo avere anche spezzoni audio presi da altre registrazioni.
3. Formato
Esistono diverse tipologie di podcast: il talk podcast, le interviste, gli educational, le inchieste, i documentari, gli storytelling basati su storie reali o di finzione. Tutti questi format hanno bisogno di uno script pre-stabilito per la realizzazione ad esclusione del talk. In questo caso il podcast è vissuto come una chiacchierata libera o un confronto.
4. Interazione con la voce narrante
L’ultimo elemento da considerare per la realizzazione di un podcast riguarda il modo in cui la voce narrante interagisce con i personaggi. Possiamo avere una voce che interviene in modo diretto, una voce narrante esterna che non interviene mai nella narrazione e una voce narrante con interazione mista.

Se stai pensando di realizzare un podcast ma non sai come dare vita alle tue idee, contattaci. Insieme definiremo il format del tuo Podcast.

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Il grande successo dei Podcast
2 Maggio 2023|Marketing BasicMarketing TrendWeb Marketing

Il grande successo dei Podcast

Il grande successo dei Podcast

Bentornati sul blog di pLAYmARKETING.
Oggi parliamo di Podcast, le registrazioni audio sempre più amate, apprezzate e soprattutto ascoltate degli ultimi anni. Vedremo come sono nati e come si sono diffusi in Italia, soffermandoci anche su qualche dato molto interessante. A supporto un articolo pubblicato su corriere.it.
Buona lettura.

Il grande successo dei Podcast

È inutile negarlo, la pandemia ha dato grande spazio ai Podcast. Nessuno può farne più a meno, neanche le aziende. Ma che cos’è un Podcast? Il termine è stato coniato nel 2004 dal giornalista Ben Hammersley ed è proprio l’unione di due parole: “pod” e “cast”. La prima deriva da iPod, lo strumento ideato da Steve Jobs sul quale era possibile riprodurre file mp4. Cast, invece, prende origine dal termine broadcast utilizzato per la divulgazione tv.

Come è nato il podcast?

Si sente parlare di Podcast già dai primissimi anni Novanta, ma è solo nel 2014 che trova la sua massima espressione di successo. È con “Serial” di Sara Koening che il Podcast inizia a diffondersi tra la gente. Una bellissima inchiesta a puntate formato audio riguardante un vecchio caso di omicidio. Questo è successo in America, ma nel nostro Bel Paese?
Qui, nel 2016, è Pablo Trincia a realizzare la prima serie podcast, Veleno. Si tratta di un’indagine giornalistica su una storia di satanismo e presunti abusi su minori degli anni Novanta.

I Podcast in Italia: qualche dato

I Podcast sono particolarmente apprezzati da un pubblico giovane e istruito. Infatti, il 44% degli ascoltatori ha meno di 34 anni ed il 27% è laureato. I podcast in lingua italiana sono oggi più di 25mila e si possono trovare ovunque: sulle piattaforme dedicate, sulle app per la musica, su siti di news e sui siti aziendali.
Ma in quale momento della giornata si ascoltano i podcast? Il momento preferito è sicuramente quello dedicato agli spostamenti: il 48% ascolta i podcast sui mezzi pubblici o in auto, il 23% camminando. Un altro momento della giornata perfetto per ascoltarli è sicuramente mentre si fa sport o jogging, la pensa così anche il 21% degli ascoltatori. E poi, il 28% afferma di ascoltare i podcast anche durante le pulizie di casa.

Il potere dei Podcast

A cosa si deve il successo e la forza dei Podcast? Queste registrazioni riescono a tenere compagnia senza bisogno di troppa attenzione. A differenza dei libri, non è necessario utilizzare le mani e soprattutto, non bisogna attivare l’attenzione visiva. Il podcast è molto di più di un semplice contenuto audio, è un vero e proprio mezzo di informazione. Può durare tre minuti e arrivare fino ad un’ora, può essere presentato come puntata unica o come serie. Informano, divertono, raccontano storie e danno consigli. Funzionano perché sono in grado di stimolare l’immaginazione attraverso le emozioni e in questo la voce ha un ruolo importantissimo.

Per maggiori informazioni sul Podcast, contattaci. Il team pLAYmARKETING sarà lieto di spiegarti meglio cos’è e come funziona.

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Artifact: cos’è e come funziona
27 Aprile 2023|Marketing BasicMarketing TrendWeb Marketing

Artifact: cos’è e come funziona

Artifact: cos’è e come funziona

Bentornati sul blog di pLAYmARKETING.
In un mondo che si esprime a riproduzioni video, Kevin Systrom e Mike Krieger – i fondatori di Instagram – tornano in campo con una nuova proposta che gira attorno alla parola. Il loro nuovo social network si chiama Artifact e rappresenta una nuova sfida digitale.

Artifact il nuovo social lanciato dai fondatori di instagram

Kevin Systrom e Mike Krieger sono tornati con un nuovo social, Artifact. Il social si presenta come un feed di articoli personalizzati che usa l’intelligenza artificiale per capire e comprendere gli interessi degli utenti. La piattaforma presto darà anche la possibilità di dibattere sulle notizie con i propri amici.
Un po’ Twitter, un po’ TikTok, un po’ Google reader; il tutto unito alle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Ma vediamo meglio che cos’è e come funziona.

Artifact: cos’è e come funziona

Già dal nome siamo in grado di capire cos’è Artifact: Arti da intelligenza artificiale, fact da fatti. Insomma, è una piattaforma che grazie al machine learning fornisce un feed di articoli sulla base dei propri interessi. Un po’ come la sezione “per te” di TikTok. Gli articoli vengono presi dalle testate più importanti, come dai piccoli blog di nicchia.
Le altre 2 funzionalità più interessanti di questo nuovo social riguardano la possibilità di vedere gli articoli pubblicati dagli utenti seguiti e una casella di posta che consente di commentare le notizie con i propri amici.

L’obiettivo della piattaforma è quello di ridurre al minimo la disinformazione offrendo solo contenuti di alta qualità, un obiettivo sicuramente nobile e apprezzato da tutta la comunità online che ogni giorno si imbatte in fake news e articoli poco interessanti. L’algoritmo sarà anche in grado di misurare quanto tempo un utente dedica alla lettura per potergli offrire, di volta in volta, contenuti sempre più coinvolgenti.
Una nuova proposta che va controcorrente e sfida l’attuale era dei video e porta di nuovo valore alla parola. Un’intuizione vincente? Lo scopriremo presto, ma le premesse sono grandiose.

Hai già avuto la possibilità di provare Artifact? Facci sapere la tua opinione, contattaci.

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Meta verified a pagamento
20 Aprile 2023|Marketing BasicMarketing TrendWeb Marketing

Meta verified a pagamento

Meta verified a pagamento

Eccoci con un nuovo appuntamento del blog di pLAYmARKETING.
Questa settimana parliamo di Meta e della nuova funzionalità Meta Verified, la famosa spunta blu di Facebook e Instagram, in fase di test.

La spunta blu di Meta sarà a pagamento

La famosissima spunta blu degli account Facebook e Instagram diventerà uno strumento a pagamento e consentirà di ottenere un badge verificato, maggiore visibilità e assistenza prioritaria.
Amata da tutte le aziende e creators, la spunta blu è anche un segno di sicurezza e affidabilità per gli utenti.
Se fino a poco tempo fa chiunque poteva richiederla e ottenerla, a breve diventerà uno strumento a pagamento. Dai test effettuati finora, il costo è di 11,99$ al mese se acquistata da sito web, 14,99$ se acquistata da mobile.

I vantaggi di Meta Verified

– Account verificato con ID governativo
– Badge di verifica
– Protezione contro il furto di account
– Accesso diretto e veloce all’assistenza
– Stickers speciali per stories e reel
– 100 stelle omaggio al mese per la mancia ai creators

La spunta blu a pagamento vuole diventare un simbolo di maggior autenticità e sicurezza per tutti, aziende e utenti delle piattaforme Meta.

I requisiti per ottenere la spunta blu di meta

Nonostante diventerà uno strumento a pagamento, non basta acquistarla per ottenerla. Bisogna rispondere a determinati requisiti:
– Avere 18 anni
– Presentare un doc di identità

Attualmente le aziende non possono ancora acquistare il badge meta verified e per una maggior sicurezza non è possibile cambiare il proprio profilo aggiornando nome, foto e data di nascita senza prima passare dal processo di verifica. Questa nuova feature è in fase di test, ma nel lungo termine Meta ha affermato di voler creare abbonamenti dedicati per tutti, utenti, creators e aziende.

Se vuoi approfondire l’argomento o chiedere informazioni a riguardo, contattaci. Il nostro team di esperti sarà lieto di spiegarti e aiutarti con il nuovo badge Meta verified.

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Nuova funzione multilingua di YouTube
13 Aprile 2023|Marketing BasicMarketing TrendWeb Marketing

Nuova funzione multilingua di YouTube

Nuova funzione multilingua di YouTube

Eccoci con un nuovo appuntamento del blog di pLAYmARKETING.
Oggi torniamo a parlare di video e in particolare di YouTube. La piattaforma ha lanciato una nuova funzione per tutti i creators che potrebbe sancire l’inizio di una nuova rivoluzione nel campo del video marketing. Scopriamola insieme con il supporto di testo pubblicato su fastweb.it

Youtube e la funzione multilingua per tracce audio

I video sono il formato del momento e YouTube, la piattaforma video per eccellenza, non può che adeguarsi ai bisogni degli utenti con sempre nuove funzionalità. Abbiamo già parlato di recente di YouTube Short, la sezione dei video verticali di YouTube, e delle nuove modalità di monetizzazione dei creators. Oggi parliamo della nuova funzionalità multilingua per tracce audio, una vera rivoluzione.
L’importanza dei sottotitoli nei video è ormai riconosciuta e accettata da tutti in tutto il mondo. YouTube si è mossa in questa direzione per dare la possibilità di inserire in modo automatico i sottotitoli in più lingue. Durante la fase di test, i creators coinvolti hanno affermato di aver ottenuto circa il 15% di visualizzazioni provenienti da video doppiati in lingue diverse dalla loro. Questo rappresenta un grande potenziale per tutte le aziende e i creators.

Come accedere alla funzione multilingua?

La funzione multilingua è davvero semplice e intuita. Basta accedere a YouTube, selezionare il video e andare sulle impostazioni. Qui, tra le opzioni di qualità riproduzione video, è presente la funzione multilingua. È possibile inserire tracce audio separate all’interno dell’editor durante la fase di caricamento, ma anche di aggiungere tracce audio a video già caricati in precedenza. Non possiamo negarlo, questo è nuovo passo in avanti verso una piattaforma sempre più globale. Sarà l’inizio di una nuova rivoluzione?

Facci sapere la tua opinione. Contattaci!

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